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Concept

40 years 40 books (40 anni 40 libri) presenta una raccolta dei volumi su arte, design e architettura, ideati, curati, scritti e pubblicati da Stefano Casciani – internazionalmente noto tra i più importanti divulgatori della cultura del progetto – in oltre 40 anni di un’intensa attività di designer e scrittore, per cui ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Compasso d’Oro ADI 2001.

Ideata dallo stesso Autore, allestita da un’idea di Maurizio Lai Architects, la mostra è eccezionale documento di pubblicazioni importanti – quasi tutte in italiano e inglese – con alcune rarità che hanno raggiunto lo stato di cult come Arte Industriale. Il disegno della produzione Danese, considerata da collezionisti e studiosi come il catalogue raisonné delle opere di Enzo Mari, Bruno Munari e molti altri per Bruno Danese e Jacqueline Vodoz: ma vuol essere anche omaggio all’epopea di tutto il grande design italiano e internazionale, che Casciani ha vissuto in prima persona fino dalla fine degli anni Settanta, quando giovanissimo dopo gli studi alla Sapienza e all’ISIA di Roma si trasferisce a Milano, su impulso del critico e mentore Renato Pedio, chiamato come redattore freelance di domus da Alessandro Mendini – appena succeduto a Gio Ponti nella direzione della rivista.

Accompagnano la mostra un originale catalogo ideato da Casciani con il graphic designer Giuseppe Franceschino, che presenta la raccolta dei volumi in mostra con testi di commento e accurate indicazioni bibliografiche, con una doppia identità di manifesto/guida, nella linea di quella Eraclitea enantiodromia modernista con cui il filosofo del progetto Davide Borsa intitola il suo testo critico. Completano la presentazione scritti di Alessandro Mendini, Massimiliano Fuksas e Emilio Ambasz, estratti dal catalogo della mostra monografica Stefano Casciani. MONUMENTS. Oggetti e Soggetti 1979-2003, dedicata a Casciani proprio da Bruno Danese e Jacquelin Vodoz nei bellissimi spazi della Fondazione Vodoz Danese a Milano.

Dal primo volume di Casciani pubblicato nel 1984 Mobili come architetture. Il disegno della produzione Zanotta alle più recenti monografie critiche su Gio Ponti (Taschen 2021), Antonio Citterio (Silvana 2023) e Piero Lissoni (Rizzoli New York 2023) scorre nella mostra l’acuta vena critica e narrativa di uno dei più importanti autori italiani, allo stesso tempo osservatore e protagonista di una irripetibile storia (e attualità) della cultura del progetto.

Ideazione e cura _ Stefano Casciani per ADI Design Museum

Allestimento_ Maurizio Lai Architects

Grafica_ Giuseppe Franceschino

Testo critico _ Davide Borsa

In collaborazione con la rivista _ disegno. la nuova cultura industriale