Concept
a cura di Antonella Mazza con Cristina Morozzi
Un grande ritratto del design italiano e della creatività milanese e internazionale negli anni ’80 e ’90 sarà in mostra all’ADI Design Museum a Milano dal 15 maggio al 10 giugno 2024.
Tra il 1980 e il 2000 Davide Mercatali ha scattato più di 4.000 Polaroid. Ritratti di amici che ha archiviato e conservato in grandi libroni ad anelli, i primi ‘Faces Books’ della storia della creatività a Milano. Era lui l’algoritmo che metteva tutti in contatto con tutti prima dell’arrivo dei social network.
Come un appassionato antropologo, Mercatali ha fotografato un gran numero di designer, tra i quali i grandi maestri italiani e internazionali Alessandro Mendini, Achille Castiglioni, Ron Arad, Riccardo Dalisi, Andrea Branzi e Nathalie Du Pasquier e la grande tribù dei creativi che circolavano ai primi FuoriSalone a Milano. Le grandi PR e giornaliste di design, i protagonisti della moda, dell’arte e i personaggi della notte milanese, frequentatori dei locali in voga come la Nave, il Banco, il Pois, il Carosello, l’ATM, il Bar Basso, la Trattoria Toscana e il Plastic.
Davide Mercatali (Milano 1948) architetto, designer, promotore di marchi ed eventi legati al mondo della produzione industriale per la casa e gli spazi pubblici quali Zeus, Metals e Fantini racconta: “Negli anni ’80 ho iniziato a fare ritratti a tutti gli amici che incontravo. Avevo un’intensa vita notturna e sociale. Spesso incontravo quelli che facevano come me i designer e quelli con cui lavoravamo: architetti, fotografi, pubblicitari, giornalisti, PR, clienti, galleristi, artisti, fumettisti, musicisti, DJ e gente dei locali. Così mi sono trovato a gestire un indirizzario importante, che ho utilizzato per organizzare grandi feste, come i mitici incontri di Zeus in via Vigevano e all’ex Ansaldo. In queste occasioni ho fotografato un popolo intero. Quando ho pensato a una festa per la fine del Millennio a L’Havana a Cuba, ho usato le mie Polaroid come invito.”
Le 2.000 Polaroid esposte in mostra, con un allestimento che si sviluppa lungo la galleria dell’ADI come un DNA stilizzato, ci restituiscono i volti di chi ha dato vita al design nell’ultimo ventennio del Novecento e che continua ancora oggi a influenzare le giovani generazioni. Immagini pre-digitali che raccontano incontri ed eventi collettivi. Sono istantanee fatte con naturalezza a persone curiose e intriganti, che non erano ‘famose’ a quel tempo, a parte i già grandissimi. Uno spaccato di vita vissuta, un grande omaggio. Preziosi documenti degli anni durante i quali la creatività ha trasformato Milano nella capitale del design, della moda, della pubblicità, della musica, dell’arte.
Dopo 40 anni è bello ricordare chi ha fatto grande Milano e il design italiano attraverso la memoria di chi è stato ed è ancora amico di tutti.
Accompagna la mostra un catalogo di 96 pagine a colori con 1.000 Polaroid. Testi di Luciano Galimberti, Antonella Mazza, Davide Mercatali e Cristina Morozzi.