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Concept

28 – 29 settembre 2024

Durante il lockdown del 2020, Drunkenrabbit ha coinvolto 53 donne provenienti da tutto il mondo, chiedendo a ognuna di loro un video che narrasse, in 60 secondi, il tessuto che costituisce la loro esistenza, ciò che le ha rese chi sono. L’artista ha quindi intrecciato, attraverso il montaggio, tutti i video in un unico lungometraggio della durata di 60 minuti.

Successivamente, è stato chiesto a ogni donna di identificarsi con un filo, un tessuto. Questi fili, che singolarmente rappresentano l’essenza che costituisce ogni donna coinvolta, sono stati utilizzati per realizzare un ricamo a mano su un grande foglio di carta, così che le trame di tutte le donne si incontrassero e si fondessero dando vita a un’unica e suggestiva opera d’arte. Un lavoro che ha richiesto 9000 minuti, per intrecciare tra loro 53 tessuti differenti.

NON SIAMO FIORI esalta la voce femminile di chi è madre del proprio tempo e della propria arte.

Il lungometraggio sarà presentato in anteprima alla premiere di sabato 28 settembre e resterà in loop durante l’intera durata della mostra, creando un ambiente immersivo e coinvolgente. Insieme alla proiezione, sospesa e fluttuante nello spazio, sarà esposta l’opera sartoriale realizzata con i fili di tutte le donne: «É un grande cuore ricamato che incarna l’esperienza visiva e tangibile della collaborazione e della connessione», chiosa l’artista.

L’opera ricamata sarà donata alla Comunità Minori “Costanza F. Giancola” – Fondazione Malagutti, creata dalla madre di Costanza, Manuela Morini, e da Giovanni Malagutti.

La struttura accoglie minori di 18 anni in stato di abbandono, vittime di abusi, maltrattati, in stato di necessità, con patologie o temporaneamente privi di riferimenti genitoriali. Accoglie anche madri minorenni e i loro bambini. La comunità si occuperà della vendita dell’opera e terrà l’intero ricavato per sostenere le proprie attività.