Concept
INGRESSO LIBERO
04/09 – 26/09 Sala -1
La mostra “Metafore” gioca con le forme e i colori della natura, da cui il lavoro di Paola Paronetto trae ispirazione. E questo gioco è tanto più significativo nella sede che la ospita: il nuovo ADI Design Museum – Compasso d’Oro, risultato anch’esso di una trasformazione che qui celebra il Design come espressione di produttività e di ingegno, metafora di un tempo dedicato al lavoro.
Le opere di Paronetto sono tutti pezzi unici, realizzati uno ad uno, creati per evocare la stessa materia dei cieli, della terra e dei fiori, da cui traggono ispirazione. Il progetto, espressamente ideato per il suggestivo ambiente che lo accoglie, è centrato sul mix di strutture moderne e strutture originarie dello spazio ex-industriale del Museo, ed evoca i riflessi di uno stagno dove, in un gioco metaforico tra realtà e finzione, prendono vita le forme in paper clay di Paronetto.
Così ritroviamo composizioni di Pistilli, Ninfee, Anemoni, Bosco, Tucani, Cactus, Tulipani e Vulcani, oltre alla nuova collezione Ranuncoli, qui esposta per la prima volta. Ancora una volta sono le forme della natura a ispirare la nuova collezione di oggetti in paper clay creata da Paola Paronetto. L’immagine dei ranuncoli, con le loro corolle generose e i loro steli danzanti, suggerisce piccoli azzardi plastici e equilibri fantasiosi che ammettono, come sempre accade nel lavoro di Paola, imperfezioni, asimmetrie e discontinuità. Forzando i limiti del materiale come ama fare, Paola piega la tecnica alla rotondità creando una famiglia di oggetti che hanno la grazia di un fiore selvatico e la sacralità di un calice. Lievi e sottili come carta, eppure plastici e corposi, nascono da alchimie impossibili da replicare, così ciascuno ha una sua anima e una piccola storia creativa da raccontare.
In mostra le sue creazioni dialogano tra loro e acquisiscono la loro massima espressività giocando con altezze e colori differenti, proprio come avviene in natura, Un universo di forme che prendono vita nello spazio come metafore di un gioco espressivo e fantasioso che implica la sostituzione di un’immagine con un’altra ispirata a un universo semantico differente, anche molto lontano. La bellezza delle metafore è il loro sottrarsi alla logica del linguaggio razionale. Non sono semplici similitudini. Non raccontano somiglianze già presenti nella realtà, ma le provocano attingendo altrove, all’irrazionalità del sogno e della poesia.