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TALK E DEGUSTAZIONE

HERITAGE E VISIONI. Il design per reinterpretare la tradizione

Un'occasione speciale per avvicinarsi al patrimonio culturale e sensoriale dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP in un contesto di creatività, riflessione e contaminazione artistica.

Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e ADI Design Museum presentano “Heritage e Visioni – Il design per reinterpretare la tradizione”, un appuntamento che esplora l’incontro tra eccellenza gastronomica e cultura progettuale. Un talk con degustazione accompagnata da musica dal vivo al pianoforte e canto lirico.

Durante l’incontro, ospiti d’eccezione discuteranno come l'heritage, l'eredità culturale, sia centrale non solo nel processo produttivo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, ma anche nel processo progettuale: un percorso in cui il designer è chiamato a reinterpretare funzioni, significati ed eredità della tradizione, attualizzando l’oggetto nel contesto contemporaneo.

Intervengono:

Luciano Galimberti, presidente ADI
Aldo Colonetti, filosofo del design
Francesco Subioli, food and system designer e art director
Michele Montanari, consigliere del  Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Micaela Magiera, Presidente dell’Associazione Mirella Freni ETS

Modera: Francesca Barberini, conduttrice televisiva e gastronoma

A seguire:

PERFORMANCE MUSICALE E CANORA

Artisti:
•⁠  Soprano: Alessia Nadin
•⁠  ⁠⁠Contrabbasso: Giacomo Montanari
•⁠  ⁠⁠Pianoforte: M° Alberto Boischio

PRESENTAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA MULTIMEDIALE
E CORTOMETRAGGIO

“L’Opera del Tempo” con introduzione dell’autore Carlo Guttadauro
 

RSVP | Mercoledì 10 dicembre dalle 17 alle 20

10 dicembre 2025
Design della cura

Design della cura

Il concetto di cura racchiude una serie di questioni che innestano direttamente teorie e pratiche originariamente pensate per il settore sanitario sul corpo stesso della nostra società; focalizzandosi sull’uomo e le sue esigenze, a maggior ragione se in condizioni di fragilità dovute in primis a malattie o disabilità, ma anche a criticità di ordine ambientale ed economico. Un ambito nel quale il design può intervenire proprio per la sua vocazioen human centered, che si tratti di perodotti, servizi, comunicazione.

Il tema è ovviamente assai variegato, e pone l’obbligo di pensare formare una attitudine ad affrontare la complessità nell’ottica funzionale del care: per questo Accademia di Belle Arti Bologna, più volte attiva in questi ambiti, ha costruito un percorso di Diploma di II livello intitolato proprio Design della Cura, partito a ottobre 2025. Il diploma ha l'obiettivo di formare professionisti in grado di progettare servizi, prodotte e percorsi che tengano come asse centrale il tema della cura della persona, nella sua visione più inclusiva possibile, a partire dall'health design per arrivare alle comunità sostenibili.

L'incontro che Accademia organizza presso ADI Design Museum mira a proporre attraverso testimonianze progettuali i driver che orienteranno la struttura del corso stesso nei suoi quattro semestri intestati specificamente a Concept, Research, Technology e Management.

Design della cura
Il progetto formativo di Ababo sul care design

Modera: Carlo Branzaglia, Accademia di Belle Arti Bologna, Consiglio Direttivo ADI

Introduce: Luciano Galimberti, Presidente ADI Associazione per il Disegno Industriale

Interventi:

Chiara Cibin, Docente di indirizzo del corso in Design della Cura

Design della cura, il concept: un fulcro diverso

Aldo Bottoli, Perception designer

Ricerca e progetto: le qualità ambientali come premessa terapeutica

Yossef Schvetz, Director of Medical Device Design, Tangity - part of the NTT Data Design

Network

Umanizzare le tecnologie di cura

Francesco Rodighiero, Presidente Design for All Italia

Gestire il processo di inclusione

 

01 dicembre 2025

Collezione